Luxoro, azienda fondata nel 1968 con sede a Parona Lomellina in provincia di Pavia, è partner esclusivo in Italia del Gruppo KURZ.
L’azienda tedesca KURZ è player mondiale e punto di riferimento nella produzione di materiali e tecnologie per la nobilitazione a caldo, a freddo e digitale di innumerevoli tipologie di superfici. Realizza prodotti per valorizzare e impreziosire l’immagine di ogni brand nei più svariati settori, dal packaging alle etichette, dalla grafica, all’editoria, al tessile e alla cosmetica, dal settore dell’automotive a quello della sicurezza e degli elettrodomestici o arredamento.
Alessandro Carnevale, Brand Ambassador di Luxoro, ci ha illustrato meglio le peculiarità di questi prodotti.
Come rivenditori italiani del gruppo Kurz, qual è il vostro rapporto commerciale con il partner?
Kurz è il principale attore mondiale per il mondo della nobilitazione a caldo, a freddo e in digitale. Possiede filiali dirette in tutto il mondo, come USA o Francia ad esempio, mentre in Italia abbiamo mantenuto un marchio e un nome distinti, legati alla storia della famiglia fondatrice, oltre ad una certa autonomia per quanto riguarda le strategie di marketing e comunicazione. Siamo ad ogni modo rivenditore e partner esclusivo sul territorio italiano e quindi il filo con la casa madre è diretto e costante.
Stiamo parlando di nobilitazione, ci può spiegare sinteticamente di che cosa si tratta?
Per nobilitazione, per quanto riguarda le nostre proposte nello specifico, intendiamo un processo che porta all’applicazione, su qualsiasi superficie, di un prodotto di trasferimento molto sottile, il più delle volte con effetto metallizzato. Il nostro prodotto è un dettaglio e per questo la nobilitazione viene applicata su moltissimi prodotti e packaging. Una prestigiosa etichetta o il cofanetto che contiene una bottiglia, ma anche prodotti insospettabili che usiamo tutti i giorni e a cui la nobilitazione conferisce una qualità elevata, una performance tecnica o una preziosità esclusiva.
Alcuni dei più prestigiosi loghi di personal computer e telefonia, carte di credito internazionali, banconote e passaporti di diverse nazioni hanno dettagli stampati a caldo con decorazioni Kurz.
Arriviamo addirittura a griglie e interni di autovetture delle principali case automobilistiche, touch screen funzionali per elettrodomestici o elettronica di consumo.
Stampa a caldo, a freddo o digitale: per quali usi è più indicata una stampa rispetto ad un’altra?
Kurz è un gruppo internazionale e quindi anche a seconda del Paese può esserci una diffusione maggiore di un certo tipo di finitura rispetto ad un’altra. Direi che per quanto riguarda il nostro paese si ricorre, in particolar modo, alla stampa a caldo o a freddo. Per quanto riguarda invece la nobilitazione digitale, al momento resta la tecnica meno diffusa, ma con un mercato fortemente in crescita perché le potenzialità sono innumerevoli a partire dalla possibilità di essere adatta anche a piccole produzioni o addirittura alla personalizzazione attraverso dato variabile. La metallizzazione digitale, infatti, resta al momento la miglior alternativa quando si vuole proporre una nobilitazione con dati personalizzati direttamente nel processo di stampa.
La stampa a freddo e la stampa a caldo si distinguono per diverse specifiche che aprono a diverse alternative. Per esempio il trasferimento a freddo si presta moltissimo nel mercato della cartotecnica perché permette con efficacia e facilità una copertura totale della superficie di aree anche ampie, l’applicazione a caldo invece, soprattutto nel mondo delle etichette di design, soddisfa la necessità di valorizzare maggiormente il dettaglio grazie, per esempio, all’utilizzo del cliché con tutte le sue alternative di texture e strutture tattili.
In sostanza i parametri di riferimento nella scelta della tipologia di nobilitazione dovrebbero essere gli obiettivi comunicativi del brand, le scelte strategiche o le indicazioni stilistiche del designer.
Per quanto riguarda la questione della sostenibilità, può spiegarci qual è l’impatto dei vostri prodotti e le azioni che avete concretamente intrapreso per contenerlo?
Le tecnologie di stampa Kurz si distinguono non solo per l’eccezionale qualità di stampa e per l’efficienza dei processi, ma anche per l’elevato grado di sostenibilità ambientale. Le nostre proposte per la nobilitazione non sono lamine, carte metallizzate o cartone laminato: sono prodotti per trasferimento. Lo spessore dell’alluminio, che viene depositato sul substrato decorato, è 6000 volte inferiore rispetto a quello di un capello, quindi in nessun modo invasivo e composto da materiali completamente certificati e non nocivi.
Quindi non si pone nemmeno la questione del grado di riciclabilità del prodotto?
Esattamente. Depositando così poco materiale ed essendo un trasferimento e non una stampa o una metallizzazione, non intacca in alcun modo il packaging o il supporto sul quale viene applicato e quindi non ne richiede la separazione in fase di smaltimento, anche perché sul pack finale non viene in alcun modo applicata plastica in fase di trasferimento.
È importante specificare che i processi di applicazione a caldo o a freddo sono dei processi a secco e cioè privi di emissioni di liquidi o gas nocivi e inquinanti, questo li rende assolutamente meno impattanti rispetto ad altre tipologie di processi di nobilitazione.
La sostenibilità è anche legata alla filiera distributiva e per questo il gruppo ha deciso di realizzare i suoi prodotti per la nobilitazione in sedi produttive locali, per limitare le spese di trasporto.
Sì, questo è un aspetto molto importante che a volte non viene preso in considerazione nella valutazione etica e sostenibile di una realtà, in particolar modo grande come Kurz.
Nonostante il Gruppo Kurz sia, infatti, una realtà internazionale che fornisce soluzioni e tecnologie in tutto il mondo, la produzione è fortemente localizzata in ogni Paese; i siti produttivi sono diffusi su tutto il territorio mondiale e fanno ognuno capo alla rispettiva area di riferimento, in ogni continente. Grazie a questa diffusione sul territorio il servizio logistico è stato nettamente ottimizzato, i costi di trasporto sono stati ridimensionati e il progetto green ne ha beneficiato. Meno impatto, più ambiente, il motto che fa ormai parte della vision aziendale.
Con diverse sedi in tutto il mondo, quindi, l’azienda tedesca può adattare la produzione globalmente in modo efficiente e omogeneo, riducendo così le emissioni di CO2 e supportando contemporaneamente i mercati locali e internazionali.