Graphic design, i trend di quest’anno e non solo!

Ogni anno i trend del graphic design si rigenerano e si rinnovano, con soluzioni al passo coi tempi e con la storia.

Cavalcando i temi più discussi a livello mondiale e plasmando su questi nuovi modi di esprimersi, il mondo del graphic design 2022 si è fatto palco sia di fenomeni in qualche modo già anticipati nel 2021, e probabilmente destinati a restare, sia di elementi che aprono nuovi scenari, facendosi specchio di una realtà che evolve in maniera rapida e difficilmente reversibile.

I principali trend del 2022

I trend, in generale, sono molto utili per capire l’essenza della cultura di un’era. I trend nel graphic design sono utili per intuire con quale cultura visiva ci confrontiamo, per cercare nuovi stimoli e per anticipare come quell’arte potrà evolvere nei prossimi anni. Tra le più dirompenti tendenze di quest’anno, rientrano:

  • Il massimalismo: le aziende e i brand che vogliono distinguersi e hanno il budget per farlo cercano di creare grafiche visibilmente esagerate, sopra le righe, impattanti;
  • I font serif, sempre più utilizzati perché in grado di trasmettere eleganza e professionalità, al contempo evocando una certa nostalgia e spirito “vintage”, poiché erano i font utilizzati dalle macchine da scrivere;
  • Forme geometriche preponderanti e creative, trend in realtà sempreverde, perché la geometria è pulita, semplice e cattura subito l’attenzione;
  • Icone piene di colori, che definiscono la personalità dei brand e consentono di distinguerli gli uni dagli altri: i colori, infatti, consentono una maggiore visibilità e connotano positività;
  • Elementi naturali come tema dei concept, per trasmettere emozioni positive e tranquillità;
  • Design misto, con l’utilizzo congiunto di diverse forme di design che garantisce la possibilità di sperimentare e veicolare un messaggio con più potenza, sfruttando diversi canali;
  • Elementi disegnati a mano libera, per ottenere autenticità con loghi personalizzati al massimo;
  • Scritte molto grandi, in linea con la parola chiave di quest’anno: impattare, non solo con le immagini, ma anche e soprattutto con i testi, che più grandi sono e più facilmente catturano l’attenzione;
  • La modalità scura, con i siti web monocromatici sempre più popolari e le opzioni di modalità scura utilizzate anche dai social media;
  • Il 3D design, con l’obiettivo di allontanare tutte le illustrazioni vettoriali e piatte per far spazio ad opere tridimensionali e di grande impatto, con uno stile che privilegia la profondità, spaziando da elementi astratti, vibranti, luminosi e colorati, fino al completo iperrealismo.

La categoria dell’anti-design

L’anti-design è una categoria che prende spunto dalla corrente del brutalismo, nata negli anni Cinquanta in architettura per superare il design modernista e minimale del periodo tra le due guerre. L’anti-design, infatti, si affaccia proprio sulla scena della grafica digitale dopo un decennio dominato dal minimalismo. In seguito ad anni dominati da disegni puliti, funzionali, caratterizzati da un design flat e interfacce armoniche, tutte pericolosamente simili tra loro, si incomincia a sentire la necessità di un linguaggio che comunichi con un pubblico diverso. Infatti, il panorama storico in cui ci muoviamo oggi è tutt’altro che perfetto, motivo per il quale fenomeno chiave del graphic design 2022 è la rottura con gli standard estetici del passato a favore dell’affermarsi di un design fatto di superfici spoglie, asimmetria, colori forti e una tipografia impattante.

L’inclusività nella comunicazione dei brand

In qualsiasi ambito e contesto sociale, l’inclusività è uno degli argomenti più trattati al mondo oggi. Abbattere gli stereotipi e le discriminazioni tra le persone non solo è importante, ma deve anche essere alla base di qualsiasi società che si reputi civile. Per questo motivo, il graphic design, così come la comunicazione dei brand, vogliono ricoprire un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione, con grafiche che rispettino e richiamino l’attenzione alla tematica.

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