Facebook e le truffe, cosa fare e cosa non fare mai

I social sono un importante strumento per connettersi con i propri clienti, un veicolo per far conoscere i propri servizi, ma rappresentano anche quel momento di pausa tra una cosa da fare e l’altra. Ma anche chi utilizza le piattaforme Meta solo per svago non deve mai abbassare la guardia, infatti i tentativi di truffa (scam) sembrano non diminuire e i metodi degli hacker si fanno ogni volta più fantasiosi.

Riconoscere alcuni segnali di allarme è fondamentale per non cadere in trappola e vedersi gli account hackerati, anche perché le conseguenze non riguardano solo gli account personali, ma investono come uno tsunami anche tutti i Business Manager, gli Account Pubblicitari e le Pagine di cui si è amministratori.

Una volta entrati non è scontato riuscire a ottenere nuovamente la gestione delle proprie risorse e sicuramente non è un’operazione veloce, in alcuni casi potrebbe servire la consulenza di avvocati.

L’obiettivo di queste operazioni è quello di spendere soldi attraverso gli account hackerati, attivando nuove campagne o modificando quelle già attive.

Uscire da un incubo del genere è molto impegnativo e le risposte di Meta non sempre hanno il risvolto che ci si aspetta. Quindi, cosa si può fare?

Riconoscere questo tipo di truffe è il modo migliore per evitarle, per questo qui di seguito abbiamo riportato qualche esempio, così se dovesse capitare anche a te, saprai cosa fare!

In molti casi gli hacker si nascondono dietro falsi profili di Assistenza Meta o Assistenza Business, o ancora, si mascherano da utenti in cerca di aiuto o arrabbiati in seguito a un acquisto e scrivono messaggi privati a profili o pagine.

Questi account, che ad un’occhiata superficiale sembrano normali o addirittura ufficiali, sono in realtà creati da poco, hanno pochi follower, descrizioni o link non pertinenti, scarse interazioni.

Alcuni di questi tuttavia hanno nomi altisonanti come “Meta Business Suite” e hanno anche la spunta blu!

Ricordati sempre che Meta non comunica i problemi attraverso messaggi privati. Mandare link abbreviati in chat o richiedere in questo modo le credenziali di accesso di un profilo è altrettanto sospetto e non rientra tra le attività dell’assistenza legittima.

In questi casi cercano di far leva sul fatto che si è disposti a tutto pur di non vedere bloccata la propria pagina, abbassando la guardia e seguendo le istruzioni che aprono la porta all’hacker. Questo tipo di notifiche possono apparire anche nella sezione delle menzioni, ma anche lì vale la stessa regola: Meta non comunicherebbe in questo modo un avviso di disabilitazione.

Oppure può capitare di venire contattati da finti clienti. In alcuni casi sembra chiedano informazioni, altre volte pretendono di mostrare prove della bassa qualità dei prodotti acquistati.

In questi casi è fondamentale non aprire l’allegato, anche se sembra un innocuo screenshot.

Gli attacchi possono arrivare anche dall’esterno della piattaforma attraverso una semplice email.

Sembra una comunicazione affidabile, fino a quando non ti accorgi che il mittente è qualcosa come meta.yourcase@gmail.com… E se a questo di aggiunge che non ci sono notifiche nel pannello di Gestione Inserzioni, si arriva facilmente alla conclusione che non si tratta di un messaggio ufficiale.

Nella maggior parte dei casi è proprio la superficialità o la scarsa attenzione che ci fanno cadere in questi tranelli, per questo diventa ancora più importante condividere queste informazioni e diffondere sempre più consapevolezza su quelle che possono essere le più comuni truffe sui social.

E per qualsiasi altro dubbio o perplessità puoi contattarci all’email service@nexidia.it, saremo felici di darti una mano!

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