Alessandra Marconi vive e lavora sul lago di Garda. È fondatrice di Domus Management e Domus Rental, oltre che CEO di Domus Rental.
Nel 2012, proprio con la start up Domus Rental, è stata una dei dieci vincitori del concorso «Ripartiamo dalle idee», promosso da Sda Bocconi, Corriere della Sera, Armando Testa ed Intesa Sanpaolo. In questi undici anni l’azienda ha fatto molta strada, ampliandosi e dando vita a Domus Management, partner strategico nella gestione degli immobili, su tutto il lago di Garda, Verona e Vicenza.
Qual è il tuo background e soprattutto da dove è nata idea di Domus?
Dopo la laurea in Economia e Commercio ho lavorato per 14 anni come Responsabile Commerciale per una grande compagnia assicurativa. Vent’anni anni fa sono uscita dall’azienda con il proposito di fare l’imprenditrice, perché avevo il desiderio di costruire qualcosa di mio. L’idea di Domus, che all’epoca si chiamava Domus Secunda, nasce da una prima decisione di carattere personale, e cioè quella di trasferirmi a vivere al Lago di Garda da Verona.
L’idea del progetto, cioè offrire dei servizi di cura alle seconde case di proprietari stranieri, è nata dall’osservazione del mercato e dalla presenza numerosa di proprietari di immobili che non vivevano tutto l’anno in queste proprietà, ma che avevano bisogno di una serie di servizi per case che erano lasciate per lunghi periodi chiuse senza un presidio costante.
Questo segmento di mercato quindi è stato scelto perché hai individuato un bisogno e ne hai tratto un business innovativo.
Avevo il desiderio di iniziare un’attività in proprio e ho cercato di capire dove ci fosse una necessità commerciale. Volevo fare l’imprenditrice, ma con tre bimbi piccoli avevo anche delle esigenze familiari e di gestione del tempo, privato e professionale, specifiche. Ho considerato questi due aspetti e ho capito che su questo particolare mercato, nella zona del Lago di Garda, c’erano opportunità e spazio di manovra per sviluppare la mia idea di business.A parere tuo, il fatto di essere una imprenditrice ha caratterizzato in qualche modo il tuo approccio al lavoro, agevolandolo o limitandolo?
Non sono dell’idea che essere una imprenditrice necessariamente comporti avere più o meno difficoltà. È innegabile che questo ambito all’inizio era quasi esclusivamente maschile, anche per il tipo di offerta e di servizi legati all’artigianato, alla manutenzione, alla gestione di piscine o giardini, per fare alcuni esempi. Questo però non è mai stato un problema, perché se si possiede una solida e seria professionalità, puoi riuscire sia che tu sia uomo o donna.Facility Management che cos’è questa attività e come Domus Management l’ha introdotta sul mercato della gestione di immobili privati.
Il Facility Management in Italia nasce per la gestione degli immobili strumentali alle aziende del terziario, offrendo servizi all’edificio, allo spazio e alle persone. L’idea è partita da qui. Adottare questo approccio anche nella gestione degli immobili privati, che da 20 anni rappresenta il nostro core business, per permettere ai proprietari di usare la casa senza pensieri. All’estero è nata prima e per questo fin da subito le ricerche mi hanno portato ai mercati di Miami, del Regno Unito o delle aree immobiliari straniere che vivevano già di questo business. All’inizio, a dire il vero, non c’era nemmeno il bisogno di un servizio strutturato e organizzato da parte di un’azienda che risolvesse in modo professionale e completo queste necessità, ma negli anni le cose sono cambiate, e velocemente.
Oggi Domus mette a disposizione dei clienti delle figure professionali con competenze specifiche nella gestione del costruito per coordinare tutte le attività connesse alla casa.
Dai servizi di pulizia e sanificazione alla gestione degli impianti elettrici, termoidraulici, condizionamento, impianti di sicurezza e videosorveglianza. Gestione di impianti piscina, di giardini, e di tutto quello che una casa richiede da un punto di vista di controllo e manutenzione.
Qual è la professionalità per un Facility Manager?
Si arriva da percorsi di formazione diversi. In Domus ci sono tre Facility Manager, con laurea in Ingegneria Edile, in Ingegneria di Gestione del Costruito e con formazione post universitaria in Economia e Project Management. Ma la formazione non è solo universitaria. In Italia c’è un’associazione di Facility Management, IFMA, che eroga corsi e formazione continua. In aggiunta, oltre a skills più hard servono competenze di tipo linguistico, perché oltre all’inglese i clienti parlano il tedesco, e skills più soft di tipo relazionale e di negoziazione.
Domus Management oggi offre ai proprietari di immobili la combinazione di tre specifiche divisioni: Domus Facility, Domus Rental e Domus Consulting. Ricordo quando ho iniziato offrendo un servizio di controllo e arieggiatura delle case… oggi il nostro focus è la casa, sotto tutti i suoi punti di vista.
Qual è il futuro che vedi nello sviluppo del Facility Management?
Abbiamo capito che una corretta impostazione tecnica e manageriale, supportata da nostri strumenti digitali interni, può essere da noi cucita addosso a diversi interlocutori che come noi si occupano di gestione immobiliare. Domus Facility – questa la denominazione commerciale del Facility Management visto da Domus – ci consente oggi di essere partner strategici per strutture ricettive, privati o aziende proprietari di pacchetti immobiliari, e da qualche mese anche per amministrazioni condominiali. Da 5 anni siamo il Facility Manager per Eden Reserve Hotel & Villas nella gestione delle attività manutentive sia del Resort che delle Ville Private e da marzo di quest’anno per un Residence di nuova costruzione sul lago di Garda. In questo caso il supporto tecnico sarà dato all’Amministratore nel coordinamento, nella pianificazione ed esecuzione di tutte le attività di manutenzione, ordinarie e straordinarie.Property Management: che cos’è questa attività e come Domus Management l’ha applicata al mercato turistico del Lago di Garda
Il Property Manager è una figura professionale che in Italia ha visto un importante sviluppo negli ultimi 5 anni, diventando il manager degli immobili. L’idea di Domus Rental, premiata come Start Up dieci anni fa e oggi una delle divisioni di Domus Management, si affacciò su una zona dove mancava un’offerta strutturata da parte di chi gestiva immobili per le locazioni turistiche. Anche grazie alla crescita di un mercato specifico, ci siamo sviluppati abbastanza rapidamente. In questo caso è stato meno necessario lavorare sul bisogno perché c’è stato un fattore esterno che ha accelerato lo sviluppo, e cioè la nascita e diffusione di società come Airbnb che hanno reso più semplice ed evidente la possibilità di locare le case, affidandosi ad un property manager.
Il mercato turistico ha vissuto uno sviluppo molto rapido negli ultimi anni, che idea ti sei fatta?
Lo sviluppo degli ultimi anni è di tipo immobiliare, con nuove costruzioni che stanno alzando il livello qualitativo del costruito ma al tempo stesso stanno facendo sparire la tradizione architettonica del lago.
La casa moderna a tetto piatto, che adesso è la più in voga, sta sostituendo la vecchia casa tipica del Garda e quindi sta cambiando la fisionomia dell’architettura locale.
Da un lato c’è il tema dell’innovazione e del risparmio energetico, di contro c’è una spersonalizzazione dell’identità più caratterizzante la specificità del territorio. I numeri delle presenze stanno aumentando, soprattutto dopo il Covid, anche perché i viaggi a lunga percorrenza non hanno riguadagnato appieno il loro peso di mercato e quindi, soprattutto gli europei, guardano al Lago di Garda come a una meta interessante sia per la vicinanza e le innegabili bellezze e possibilità, sia per il un buon livello di servizi. Io ritengo tuttavia che nei prossimi anni bisognerà aumentare la qualità e non adagiarsi sul privilegio di essere in una posizione molto fortunata.
Com’è l’offerta per il comparto del lusso sul lago di Garda anche rispetto alla situazione di ville e dimore di pregio presenti sugli altri laghi italiani?
Se confrontiamo il Garda con il lago di Como o il lago Maggiore, è evidente che il livello dei nostri immobili è più basso perché storicamente le ville dei primi anni del ‘900 venivano costruite in altre zone, più prossime all’area milanese ad esempio. Non è un caso infatti che le ville più belle del Lago di Garda si trovino sulla sponda bresciana. Ci sono ragioni storiche, come dicevo: nei primi decenni del ‘900, sulla sponda veronese non c’era nemmeno la strada, e il costruito si è sviluppato negli anni ‘70. Sul mercato delle locazioni turistiche si stanno affacciando immobili di alto profili che possono soddisfare esigenze di una clientela che ha aumentato le richieste di qualità e di servizi che riproducano in una casa privata quelli dell’hotellerie. Ecco perché il nostro focus si sta orientando a immobili di pregio, anche Ville Storiche, con servizi di alto livello: per dimostrare che anche queste particolari proprietà, con la cura adeguata, possono diventare un business fiorente ma devono essere gestite in ottica professionale. Questi immobili infatti sono molto semplici da affittare, ma non altrettanto facili da gestire.Il valore della comunicazione nella vostra attività: come si racconta un mosaico così complesso di servizi?
È fondamentale che un piano di comunicazione abbia continuità, e su questo stiamo investendo molto, soprattutto attraverso i canali digitali che annullano le distanze fisiche, ma che di riflesso necessitano di una verticalizzazione delle informazioni affinché tutti gli utenti possano comprendere quali (e quanti) servizi possono fare al caso loro.